Il mondo delle criptovalute è in continua evoluzione e, tra le novità più discusse, spicca sicuramente Pi Network. Questa piattaforma, che punta a rendere accessibile la blockchain a tutti tramite smartphone, ha conquistato milioni di utenti nel mondo. Nell'articolo di oggi analizzeremo le ultime notizie riguardanti Pi Network, il suo funzionamento, le prospettive future e come gli utenti possono trarre vantaggio da questa innovazione. Se sei pronto, immergiti con noi nell’universo di Pi.
Pi Network nasce con una missione semplice ma ambiziosa: democratizzare l’accesso alle criptovalute e alla tecnologia blockchain permettendo a chiunque, anche senza conoscenze tecniche, di partecipare al mining tramite uno smartphone.
Fondata nel 2019 da un team di docenti laureati a Stanford, Pi Network si differenzia da altre criptovalute perché non necessita di hardware costoso né di consumi energetici elevati. Il suo mining “light” avviene tramite una semplice applicazione mobile.
Pi è stata rapidamente definita la “criptovaluta delle persone”, sottolineando l’inclusione e l’accessibilità dei suoi strumenti.
Il progetto Pi Network venne lanciato ufficialmente il 14 marzo 2019, sfruttando la data simbolica del “Pi Day”. Da allora, il team ha lavorato costantemente per ampliare la community e migliorare la piattaforma.
Pi oggi vanta una delle community più attive del settore. Secondo dati aggiornati al 2024, sono oltre 45 milioni i “Pioneers” che partecipano quotidianamente al mining di Pi sul proprio smartphone.
Il funzionamento di Pi Network si basa su un protocollo di consenso chiamato Stellar Consensus Protocol (SCP), capace di garantire sicurezza e scalabilità a basso impatto energetico. Gli utenti, chiamati “Pioneers”, ottengono frazioni di Pi semplicemente cliccando una volta al giorno sull’app.
Il successo di Pi Network si spiega sia per l’approccio user friendly sia per la solida community dietro ogni aggiornamento. Ecco alcuni vantaggi principali della rete:
Chiunque può entrare nel mondo delle criptovalute senza investire cifre elevate o avere dispositivi specifici.
Rispetto al mining tradizionale, Pi basa il proprio sistema su un impatto energetico pressoché nullo.
Il team di sviluppo sta creando un vero e proprio ecosistema in stile Web3, dove i wallet decentralizzati giocano un ruolo centrale. Per custodire in sicurezza le proprie monete Pi e interagire con altri asset blockchain, è consigliabile affidarsi a un portafoglio di qualità come Bitget Wallet, perfetto per gestire asset e NFT in totale autonomia.
Molte startup e progetti nel settore dei pagamenti stanno ora esplorando l’uso di Pi come moneta di scambio, non solo digitale ma anche per beni fisici e servizi.
L’evoluzione del marketplace interno permetterà ai possessori di Pi di utilizzarla per acquistare servizi digitali, prodotti tech o addirittura accedere a funzioni di DeFi e NFT.
Il 2024 sarà un anno decisivo per Pi Network. Con l’integrazione progressiva delle funzioni mainnet, la creazione di nuovi mercati e l’espansione in nuovi paesi, aumenteranno anche le opportunità di utilizzo reale della criptovaluta Pi.
Per monitorare il prezzo e le coppie di trading di Pi nel momento in cui sarà ufficialmente listata, si consiglia una piattaforma di scambio sicura e facile da usare come Bitget Exchange. Quest’ultima offre un’interfaccia semplificata e strumenti di trading avanzati anche per i meno esperti.
Ecco alcuni suggerimenti utili per chi vuole iniziare a minare Pi o prepararsi al suo utilizzo attivo:
Pi Network continua a far parlare di sé grazie a una community altamente coinvolta, a sviluppi tecnologici continui e a una mission orientata all’adozione di massa delle criptovalute. Le ultime notizie mostrano segnali chiari di una crescita strutturale e di possibili rivoluzioni nel settore dei pagamenti elettronici. Chi vuole essere tra i primi a trarre vantaggio da questa nuova era digitale deve seguire da vicino gli sviluppi di Pi Network, esplorare tutte le sue funzionalità e utilizzare piattaforme di riferimento come Bitget Exchange e Bitget Wallet per restare sempre un passo avanti.
Analizzo in inglese le soluzioni di scaling di Polygon e i modelli economici dei giochi on-chain, mentre in hindi discuto l’impatto della tassazione crypto in India e le innovazioni locali delle comunità blockchain di Mumbai. Ho lavorato a un progetto di archiviazione decentralizzata a Bangalore e studiato l’uso degli NFT nei diritti d’autore artistici a Londra. Vi guiderò in un mondo blockchain dove prospettive globali e locali si intrecciano, svelando storie tecnologiche poliedriche.