Bitcoin è crollato sotto gli 85.000 dollari oggi, ma 600 milioni di dollari in liquidazioni nascondono un catalizzatore macro molto più spaventoso

Bitcoin è sceso sotto gli 85.000$ durante la notte, innescando quasi 600 milioni di dollari in posizioni long liquidate nei mercati crypto nelle ultime 24 ore, mentre crescevano le aspettative che la Bank of Japan aumenterà i tassi d’interesse questa settimana.

Al momento della pubblicazione, Bitcoin si è leggermente ripreso attestandosi intorno agli 86.000$. Il calo ha cancellato 218,7 milioni di dollari in posizioni long su Bitcoin e 213 milioni di dollari in long su Ethereum, con i dati che mostrano oltre 200 milioni di dollari in liquidazioni concentrate in circa un’ora mentre il prezzo scendeva verso gli 86.700$.

I report di mercato hanno collegato la svendita a rinnovate paure che la BoJ possa inasprire la politica monetaria nella riunione di questa settimana, minacciando il carry trade sullo yen che finanzia gli asset rischiosi.

Quando la BoJ aumenta i tassi, gli investitori che prendono in prestito yen a tassi bassi per acquistare asset a rendimento più elevato devono chiudere le posizioni. Precedenti mosse restrittive della BoJ hanno coinciso con forti cali di Bitcoin.

Bitcoin è rimasto sopra i 90.000$ per gran parte di dicembre, ma una volta rotto quel livello, le vendite spot sono accelerate e le liquidazioni sui derivati si sono propagate attraverso order book poco liquidi.

Venti contrari macroeconomici aggravano la svendita

Bitcoin ha continuato a scendere per tutto dicembre a causa di un minore appetito per il rischio derivante dalla riunione della Federal Reserve del 10 dicembre, in cui la banca centrale ha tagliato i tassi ma ha segnalato solo un allentamento limitato nel 2025.

La debolezza di Bitcoin è legata a una reazione di “sell-the-news”, con i trader che riducono il rischio dopo che la Fed ha mantenuto una prospettiva futura restrittiva.

I titoli tecnologici e AI sono scesi a causa di utili deludenti, raffreddando il trade ad alta beta che aveva sostenuto le crypto insieme alle azioni speculative.

I flussi negli ETF spot su Bitcoin si sono anch’essi moderati la scorsa settimana, ammontando a 286,6 milioni di dollari in afflussi netti. Nonostante il mantenimento di afflussi netti settimanali consecutivi, i flussi di capitale non stanno tenendo il passo con la domanda costante che aveva sostenuto il prezzo per gran parte del 2025.

La svendita si è estesa alle principali altcoin. Ethereum è stato scambiato a 2.921,81$, in calo del 4,6% nelle 24 ore. Solana è scesa del 3,3% a 125,05$, XRP ha perso il 4,9% a 1,8822$, BNB è scesa del 3,5% a 846,29$, Cardano ha perso il 4% a 0,3807$ e Dogecoin è scesa del 4,6% a 0,1278$.

Quando Bitcoin è sceso sotto i 90.000$, le posizioni a leva costruite durante il precedente rally sono diventate vulnerabili.
Le posizioni long sono state chiuse a ondate mentre il prezzo attraversava i livelli di supporto, con ogni round di vendite forzate che innescava ulteriori liquidazioni. La scarsa liquidità durante le ore di trading asiatiche ha amplificato il movimento.

Le prossime ore saranno decisive per determinare se Bitcoin potrà invertire il crollo guidato dalla leva finanziaria.

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