I “cacciatori di airdrop” falliscono su Monad: “La logica della corsa agli airdrop sui testnet è crollata”

Autore: Hu Tao, ChainCatcher

 

Ieri, il tanto atteso token MON della blockchain Layer1 Monad è stato ufficialmente lanciato, scendendo temporaneamente sotto il prezzo di costo degli utenti della vendita pubblica. Attualmente, la FDV oscilla ancora tra i 3 e i 3,5 miliardi di dollari, un valore non solo inferiore alla previsione di market cap di 8 miliardi di dollari su Polymarket, ma anche molto più basso rispetto alla valutazione di 15 miliardi di dollari del mercato Pre-TGE più precoce.

Questo non rappresenta solo un duro colpo per la narrativa Layer1, ma anche una sorta di “triste pietra miliare” per la comunità degli airdrop hunter.

In precedenza, Monad era diventata la Layer1 non ancora lanciata con la valutazione più alta sul mercato, pari a 3 miliardi di dollari, e gli airdrop hunter avevano grandi aspettative. Il numero totale di indirizzi interattivi sulla testnet aveva superato i 300 milioni, e molti studi utilizzavano milioni di indirizzi per registrare indirizzi Monad. Alla fine di ottobre, Monad ha ufficialmente aperto la consultazione dell’airdrop, ma sorprendentemente ha escluso tutti gli indirizzi interattivi della testnet dall’airdrop.

La logica degli airdrop hunter è che la “distribuzione universale” è una pratica comune per molti progetti: basta mantenere un’interazione frequente per avere la possibilità di ricevere token per un valore da pochi a decine di dollari, e il valore cumulato su più indirizzi può comunque essere considerevole. Tuttavia, Monad non ha agito come sperava la vasta comunità degli airdrop hunter, escludendo tutti gli indirizzi della testnet dall’airdrop.

“Tutti gli indirizzi interattivi della testnet sono stati esclusi, e partecipare a vari NFT non è servito praticamente a nulla. Gli unici a ricevere l’airdrop di Monad sono stati invece alcuni vecchi indirizzi che non avevano mai interagito con Monad, ma avevano effettuato operazioni su Hyperliquid.” Così ha raccontato a ChainCatcher Adu (pseudonimo), responsabile di uno studio di airdrop di Hangzhou.

In poco tempo, Monad è diventata il bersaglio di forti critiche da parte di numerosi airdrop hunter, ma il team ufficiale di Monad è rimasto indifferente. Secondo il noto KOL Fengmi, la logica di questo airdrop di Monad è stata quella di coinvolgere nella rete persone con contributi, identità e potenziale, focalizzandosi su identità + contributo, come sviluppatori dell’ecosistema Monad, utenti DeFi attivi, possessori di NFT di qualità, ecc.

Il noto blogger alpha spark ha ricevuto 3 milioni di MON in questo airdrop, per un valore attuale di circa 110.000 dollari. Questo non grazie alle sue interazioni, ma perché è stato Mod della community Monad per 3 anni e ha fondato la community cinese di Monad. Questo è stato riconosciuto dal team ufficiale come un contributo sostanziale, e rappresenta anche il target principale degli airdrop per la maggior parte dei progetti.

Per i team di progetto, l’airdrop serve sia a premiare i sostenitori di lungo termine, mostrando attenzione verso la community, sia a ricompensare i partecipanti attivi e gli influencer dell’ecosistema circostante, attirandoli nel proprio ecosistema tramite l’airdrop. Dai primi tempi di Uniswap, passando per Gitcoin, Arbitrum, Scroll, Berachain, Aster e migliaia di altri progetti, l’airdrop è ormai considerato una tappa obbligata per attrarre utenti.

Nel frattempo, anche i criteri degli airdrop si sono evoluti e differenziati: alcuni progetti puntano su una distribuzione equa e generosa anche verso gli airdrop hunter, altri invece impongono regole severe per le interazioni su testnet/mainnet, con controlli stringenti contro i sybil sulla base di sistemi a punti. Questa volta, Monad ha completamente abbandonato gli utenti interattivi della testnet, ovvero i piccoli investitori.

“Se una rete ignora a lungo i piccoli investitori, rischia di diventare troppo elitaria già nelle fasi iniziali, perdendo una solida base di community. Nei primi tempi di Bitcoin, Ethereum, Solana e Bsc, sono stati proprio i piccoli investitori apparentemente insignificanti a portare effetti di rete e vitalità alla community.” Così scrive Fengmi su X. Secondo lui, Monad dovrebbe offrire ai piccoli investitori uno spazio di crescita graduale, anche minimo, per permettere a più persone di diventare realmente parte della comunità MON.

Chasing Wind ritiene che gli airdrop hunter abbiano contribuito a commissioni, dati, traffico e persino alla promozione dei progetti, e che meritino quindi un certo incentivo. “Le scelte di Monad sono state davvero poco ponderate, minando le fondamenta della fiducia dell’intero settore.” Anche Ice Frog ha espresso la sua opinione su Twitter.

Tuttavia, dal punto di vista dei team di progetto, la strategia di airdrop deve essere pensata per il lungo termine. “Gli airdrop hunter non hanno alcuna fedeltà: ricevono l’airdrop, vendono subito e passano al prossimo progetto, causando solo pressione di vendita senza alcun beneficio a lungo termine. Ha senso premiarli?” Un KOL anonimo ha descritto gli airdrop hunter come “parassiti” dell’ecosistema crypto.

Secondo Master Brother from Australia, la logica degli airdrop nel settore sta cambiando. “Un tempo, quando i CEX valutavano un progetto, davano molta importanza ai dati on-chain e agli utenti attivi. I team avevano bisogno di popolarità per il lancio, quindi per molto tempo hanno tollerato e persino stretto accordi taciti con gli airdrop hunter: voi venite a farmi volume, io vi ricompenserò con l’airdrop, e poi dividiamo. Ma oggi, i CEX non guardano più ai dati on-chain e agli utenti, perché tutti sanno che sono gonfiati.” Così ha scritto Master Brother from Australia su Twitter.

La logica commerciale è spietata: con la crescente bolla dei dati on-chain e la pressione di vendita degli airdrop hunter che influenza negativamente il prezzo dei token, la scelta di Monad è comprensibile. Tuttavia, questa non diventerà la scelta della maggior parte dei progetti, perché Monad, come progetto blockchain fortemente sostenuto dai capitali, ha ancora molte carte da giocare: la sua forza tecnica e il potenziale esplosivo delle applicazioni dell’ecosistema potrebbero attirare molti utenti. Per la maggior parte dei progetti, però, si tratta essenzialmente di iniziative di marketing che devono ricorrere all’airdrop per attirare attenzione e hype di mercato.

Nel lungo termine, l’airdrop rimane una delle principali fonti di valore nel settore crypto, ma la logica e i destinatari stanno cambiando profondamente. “Il risultato dell’airdrop di Monad segna di fatto il crollo della logica degli airdrop hunter che interagiscono come ‘schiavi della testnet’: probabilmente in futuro nessuno si darà più da fare sulla testnet.” Così afferma Master Brother from Australia.

In realtà, questa “rivoluzione” di Monad era stata prevista da molti KOL: Master Brother from Australia, Ice Frog, Chasing Wind e altri avevano già dichiarato apertamente di non aver interagito con Monad. Si sa che i principali KOL ora dedicano più energie a “shillare” e fare arbitraggio, concentrandosi su progetti selezionati come Polymarket e puntando a costruire account di qualità.

Inoltre, diversi studi intervistati hanno dichiarato che i profitti sono inferiori rispetto all’anno scorso e alle aspettative. “La chiave è trovare un proprio ambito di vantaggio: costi di manodopera bassi, tecnologia avanzata, capacità di ricerca per individuare progetti early stage, oppure essere un KOL influente che può shillare. Limitarsi a seguire la massa sperando in guadagni consistenti è ormai molto difficile.” Così afferma Adu.

Con la capitalizzazione di mercato di Monad e di altri progetti di primo piano ben al di sotto delle aspettative, e molti progetti che dopo il TGE impongono lunghi periodi di lock-up sugli airdrop, la posizione degli airdrop hunter nella distribuzione dei benefici si sta riducendo sempre di più, e il valore dei token ricevuti continua a diminuire. La logica del “vincere con la quantità” non è più sostenibile.

“Quindi, per i piccoli investitori che speravano di ottenere facili guadagni entrando nel mercato primario grazie al proprio lavoro, il periodo d’oro è davvero finito. In realtà la porta era già quasi chiusa, e l’airdrop di Monad ha solo chiuso l’ultima fessura.” Così conclude Master Brother from Australia.