Il 41% dei detentori di XRP è in perdita nonostante l’alto prezzo

Dietro l'apparente ascesa di XRP, i segnali tecnici diventano negativi. Mentre la crypto di Ripple mostra un prezzo sostenuto, i dati on-chain rivelano una preoccupante fragilità: una grande quota degli investitori recenti è in perdita, esponendo il mercato a una potenziale pressione di vendita esplosiva.

Maggioranza degli investitori in perdita

Sebbene il prezzo non sia esploso dopo il lancio dell’ETF, solo il 58,5% della supply circolante di XRP è attualmente in profitto secondo gli ultimi dati pubblicati da Glassnode, segnando un minimo senza precedenti dal novembre 2024.

All’epoca, la crypto veniva scambiata intorno a $0,53, ben lontano dagli attuali $2,15. Questo paradosso rivela una situazione atipica. Nonostante un prezzo quasi quattro volte superiore, il 41,5% di XRP in circolazione (circa 26,5 miliardi di token) è detenuto in perdita.

Questa distribuzione disomogenea rivela un problema strutturale critico, in un mercato dove la maggior parte degli acquirenti è arrivata tardi, spesso durante le fasi di rally.

Questo fenomeno riflette la presenza di un mercato “sbilanciato verso l’alto”, dominato da investitori che hanno acquistato a livelli troppo elevati. Questi investitori, ora in perdita non realizzata, sono particolarmente vulnerabili a cali di prezzo. Inoltre, questo squilibrio aumenta il rischio di vendite massicce, soprattutto durante fasi di panico. I seguenti elementi aiutano a comprendere meglio la fragilità attuale di XRP:

• Una grande parte della supply è in perdita nonostante il prezzo elevato: il 41,5% dei token circolanti, circa 26,5 miliardi di XRP;

• Acquirenti recenti altamente esposti: coloro che sono entrati dopo l’annuncio dell’ETF o durante il recente impulso rialzista sono ora i più colpiti;

• Una dinamica speculativa di breve termine: il precedente rally è stato alimentato da flussi opportunistici, non da segnali fondamentali o da un’adozione sostenuta;

• Aumento del rischio di capitolazione: storicamente, una tale concentrazione di perdite favorisce fasi di liquidazione brutale e a cascata se la tendenza ribassista si intensifica.

A questo punto, il mercato di XRP non poggia più su fondamenta solide, ma su una struttura instabile dove la minima incertezza può innescare una reazione a catena. Il peso crescente dei detentori in perdita potrebbe diventare un fattore determinante nell’evoluzione del prezzo a breve termine.

Segnali tecnici fragili e pressione macroeconomica crescente

Accanto a questa pressione interna sul mercato di XRP, i segnali tecnici attuali confermano un momentum ribassista consolidato.

XRP è in una chiara tendenza al ribasso dall’inizio di ottobre, poiché la crypto ora viene scambiata al di sotto delle medie mobili a 50, 100 e 200 giorni. Peggio ancora, queste curve sono in flessione, il che tipicamente indica un deterioramento del momentum.

Il grafico mostra anche che ogni tentativo di rimbalzo da settembre non è riuscito a superare la zona di resistenza tra $2,50 e $2,60. Questo scenario suggerisce una crescente debolezza rialzista, rafforzata da volumi di vendita esplosivi durante le correzioni.

A ciò si aggiunge un contesto macroeconomico sfavorevole per asset rischiosi come XRP. Infatti, i mercati globali si stanno adattando a una maggiore volatilità dei tassi, tensioni geopolitiche persistenti e un ritiro globale della liquidità in dollari. In altre parole, gli investitori istituzionali stanno riducendo la loro esposizione alle crypto in un ambiente percepito come incerto, se non ostile.

La combinazione di questi fattori crea una situazione scivolosa. Se XRP dovesse rompere il supporto attuale intorno a $2,15, la prossima area di liquidità si trova tra $1,70 e $1,80, un livello difeso con forza dagli acquirenti all’inizio di quest’anno.

Nonostante l’entusiasmo istituzionale crescente, il prezzo di XRP rimane intrappolato in una dinamica fragile, tra massicce vendite e detentori in perdita. Questo squilibrio crea incertezze sulla capacità del mercato di ritrovare una traiettoria stabile nelle prossime settimane.