I detentori di Bitcoin stanno soffrendo — Ecco perché questo è rialzista

Circa un terzo dell’offerta circolante di Bitcoin (BTC) è ora detenuto in perdita, mentre l’asset continua a subire pressioni al ribasso nel mese di novembre.

Tuttavia, lo stress di mercato potrebbe non essere un segnale negativo, poiché potrebbe indicare un potenziale minimo di mercato. Inoltre, gli esperti rimangono cautamente ottimisti sulle prospettive di Bitcoin, prevedendo una possibile ripresa.

Bitcoin si sta avvicinando a un minimo?

Bitcoin è sceso del 17% nell’ultimo mese, scendendo brevemente sotto la soglia dei $100.000 durante il crollo delle criptovalute di novembre. Il suo calo ha lasciato una parte significativa del mercato con perdite non realizzate.

I dati di CryptoQuant mostrano che oltre il 28% dell’offerta circolante di Bitcoin è attualmente detenuta in perdita. Questo indica una crescente pressione sugli acquirenti che sono entrati a prezzi più alti.

“Anche se questo potrebbe sembrare allarmante, la storia mostra che tali livelli hanno spesso segnato minimi locali piuttosto che rotture durante i cicli rialzisti,” ha dichiarato l’analista MorenoDV.

Bitcoin Supply Held At a Loss. Source: CryptoQuant

L’analista ha aggiunto che una quota elevata di offerta detenuta in perdita spesso coincide con punti di stress di liquidità, momenti in cui i venditori si esauriscono. I cali prolungati aumentano la tensione emotiva, spingendo i detentori di lungo termine a prendere profitti e i nuovi investitori a vendere ai punti di pareggio.

Ha suggerito che l’attuale contesto riflette un equilibrio tra paura e pazienza. Questo stallo psicologico può portare sia a ulteriori vendite sia a una rinnovata convinzione tra gli investitori di lungo termine.

“Se il sentiment non si riprende e i detentori continuano a ridurre il rischio, la struttura della domanda potrebbe erodersi, segnalando la fine dei ‘bei vecchi tempi’. Ma se la paura raggiunge un estremo e la pressione di vendita si esaurisce, questi stessi livelli potrebbero formare un minimo duraturo, preparando il terreno per la prossima fase di accumulazione. A questo punto, la domanda non è solo dove si trova il prezzo, ma chi crede ancora abbastanza da mantenere la posizione attraverso il dolore,” si conclude nel post.

I dati on-chain più recenti supportano l’argomentazione di un possibile esaurimento dei venditori. L’analista JA Maartun ha evidenziato che il Net Taker Volume di Bitcoin è recentemente sceso a -53 milioni su base oraria.

Sebbene questa lettura negativa indichi una forte attività di vendita, potrebbe anche suggerire che i venditori si stanno esaurendo mentre la pressione di vendita raggiunge livelli estremi.

“Storicamente, questi picchi spesso segnano minimi locali,” ha dichiarato l’analista.

Bitcoin Net Taker Volume. Source: X/JA_Maartun

Gli esperti indicano anche ulteriori segnali di potenziale minimo per Bitcoin. Ray Youssef, CEO e co-fondatore di NoOnes, ha dichiarato a BeInCrypto che Bitcoin sta mostrando segni di una classica fase di esaurimento.

Gli sviluppi positivi non sollevano più il prezzo, mentre le notizie negative innescano vendite immediate. Questo comportamento suggerisce un indebolimento della spinta all’acquisto e un calo dell’interesse retail per acquistare durante i ribassi.

“Tuttavia, il mercato si sta già avvicinando gradualmente a un potenziale punto di capitolazione, che storicamente è spesso stato un presagio di nuova crescita. Le liquidazioni di massa delle posizioni long spesso segnalano la capitolazione e un possibile minimo locale,” ha affermato.

Quanto può salire il prezzo di Bitcoin in questo ciclo?

Inoltre, Youssef ha spiegato che, dopo tali eventi, i mercati sperimentano tipicamente un rimbalzo a breve termine, soprattutto quando i volumi di liquidazione raggiungono livelli estremi, come sta accadendo ora.

Ha aggiunto che se Bitcoin riuscirà a mantenere la zona dei $100.000 e i volumi di scambio inizieranno a riprendersi, i prossimi obiettivi immediati sarebbero nell’intervallo $107.000–$109.000. Una rottura sopra questo livello potrebbe aprire la strada a un ritorno sopra i $110.000.

“Tuttavia, se la pressione di vendita continua, il mercato potrebbe effettivamente testare l’area dei $92.000 — ed è qui che potrebbe formarsi un punto di inversione di lungo termine,” ha avvertito l’executive.

Sebbene la possibilità di volatilità a breve termine rimanga, la maggior parte degli esperti mantiene ancora una visione rialzista a lungo termine. Nic Puckrin, co-fondatore e analista crypto di The Coin Bureau, ha osservato che il calo di Bitcoin sotto la soglia dei $100.000 ha amplificato il senso di disagio nel mercato.

“Tuttavia, vale la pena ricordare che, nonostante la recente ondata di vendite, BTC è attualmente solo circa il 20% sotto il suo massimo storico. Questa è crypto, non il mercato obbligazionario, quindi un calo del 20% spesso rappresenta solo un’opportunità di acquisto,” ha detto Puckrin a BeInCrypto.

Ha affermato che, nel breve termine, il livello chiave di supporto da monitorare è la media mobile esponenziale (EMA) a 50 settimane, attualmente intorno ai $101.000. Ha aggiunto che Bitcoin ha ancora abbastanza forza per rimanere sopra la soglia psicologica dei $100.000, anche se la vera prova sarà dove il prezzo chiuderà a fine settimana.

“Nel lungo termine, comunque, vedo ancora $150.000 come un probabile massimo per questo ciclo. Sarà semplicemente un percorso accidentato da qui in avanti, e questa volatilità coglierà sempre più di sorpresa i trader su entrambi i fronti,” ha commentato.

Infine, Shawn Young, Chief Analyst di MEXC Research, prevede un aumento di Bitcoin a novembre. Ha affermato che se la moneta riuscirà a superare la zona di resistenza tra $111.000 e $113.000, potrebbe preparare il terreno per testare i $117.000, con notizie macroeconomiche positive che potrebbero portare a un nuovo test del massimo storico di $126.000.

“Entro la fine di quest’anno, manteniamo una previsione per Bitcoin nell’intervallo $125.000–$130.000,” ha dichiarato Young a BeInCrypto.

Sebbene gli indicatori tecnici e on-chain suggeriscano che si stia formando un minimo, le sfide macroeconomiche, in particolare la posizione restrittiva della Federal Reserve, continuano a mettere sotto pressione gli asset rischiosi. Le prossime settimane saranno cruciali per vedere se Bitcoin riuscirà a uscire dalla sua fase di stallo o subirà ulteriori perdite mentre i detentori capitolano.

Read the article at BeInCrypto