QCP Capital: Il contesto macroeconomico rimane favorevole a una maggiore partecipazione istituzionale e allocazione di capitali negli asset digitali

Il canale ufficiale di QCP Capital ha dichiarato che il mercato ha accolto con favore i timidi progressi nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina. Il presidente Trump ha annunciato una parziale revoca degli aumenti tariffari proposti, con l’accordo ora nelle fasi finali e in attesa dell’approvazione formale. Tuttavia, l’ottimismo rimane contenuto. Il Segretario al Commercio degli Stati Uniti ha adottato una posizione rigida sulle esportazioni tecnologiche, chiarendo che gli Stati Uniti “non forniranno alla Cina i chip più avanzati.” Questo evidenzia la tendenza alla frammentazione delle catene di approvvigionamento globali, e il mercato sta sempre più integrando questo fattore nella dinamica dei prezzi del commercio transfrontaliero.

Le tensioni geopolitiche stanno nuovamente aumentando. Con lo stallo dei negoziati nucleari, gli Stati Uniti hanno iniziato a ritirare il personale diplomatico dal Medio Oriente. Secondo alcune fonti, Washington avrebbe ricevuto avvertimenti che Israele potrebbe lanciare attacchi contro le strutture nucleari iraniane, provocando una reazione brusca sul mercato petrolifero. Il Brent è salito del 7%-9% durante la giornata e, mentre gli investitori si sono spostati verso asset difensivi, gli asset rischiosi sono stati venduti.

Inoltre, si sono intensificate le speculazioni secondo cui Bessent potrebbe sostituire Jerome Powell come presidente della Federal Reserve, ma queste sono state rapidamente ridimensionate. Bessent ha ribadito pubblicamente il suo impegno a rimanere al Tesoro fino al 2029. Nel frattempo, dopo che i dati sull’inflazione CPI degli Stati Uniti sono risultati inferiori alle attese, il presidente Trump ha nuovamente fatto pressione sulla Fed affinché “tagli i tassi di un intero punto percentuale,” citando l’insostenibilità dell’onere del servizio del debito elevato. QCP Capital ritiene che, nonostante una lieve correzione, il contesto macro resti favorevole a una maggiore partecipazione istituzionale negli asset digitali e nell’allocazione di capitale.